Pagare le tasse sulle plusvalenze Bitcoin?

Pagare le tasse sulle plusvalenze Bitcoin?

“Devo proprio pagare le tasse sulle plusvalenze Bitcoin e altre criptomonete?”.

Negli ultimi tempi mi sono sentito rivolgere spesso questa domanda.

Cosa è successo? I prezzi delle criptovalute son andati su, in particolare il Bitcoin è arrivato a quadruplicare il suo prezzo.

 “Avevo un pacchetto di Bitcoin del valore di 300.000 EUR e adesso di colpo il valore del pacchetto è aumentato a più di 1.200.000 EUR.”.

“Sono preoccupato per due ragioni: la plusvalenza è grande e mi sento male al solo pensiero di dover pagare le tasse corrispondenti. E l’altra ragione è che io credo che il Bitcoin continuerà a salire, potrebbe superare facilmente i 100.000  USA e magari arrivare anche a 500.000  USA. E quindi figuriamoci quanto dovrò pagare di tasse in futuro!”.

“Per cui mi chiedo: posso fare già adesso qualcosa per sottrarmi a questa infelice prospettiva?”.

Si, qualcosa si può fare, ma purtroppo non rimane molto tempo.

 

I Governi vogliono tracciare e tassare le plusvalenze sui Bitcoin

La maggioranza dei Governi del mondo si sta organizzando al fine di poter tracciare e tassare i possessori di criptovalute.

L’amministrazione fiscale della OCSE ha dichiarato che si sta lavorando per produrre un sistema di reporting per le criptovalute tipo CRS entro la fine del 2021.

Il CRS (Common Reporting Standard) è un Sistema di scambio di informazioni di natura finanziaria e fiscale tra più di 100 Stati che aderiscono a questo organismo plurilaterale.

Lo scopo del CRS è di raccogliere informazioni e dati sulle attività estere, conti esteri, partecipazioni ed altre attività finanziarie.

Secondo la amministrazione fiscale della OCSE il CRS delle criptovalute sarà più o meno simile al CRS delle attività finanziarie già esistente.

Fino ad oggi i possessori di Bitcoin si sono sentiti più o meno protetti dalla rete Bitcoin che permette i trasferimenti in incognito.

Ho detto incognito, non anonimo come dicono o credono in molti.

Non bisogna confondere incognito con anonimo. Il fatto che le negoziazioni di Bitcoin si possano fare usando uno pseudonimo, non significa che si svolgono nell’anonimato.

E non dimentichiamo che tutti coloro che operano con un Exchange devono presentare le proprie generalità con la procedura KYC.

 In realtà se si dispone dei mezzi investigativi necessari, non è poi così difficile risalire alla vera identità dei negoziatori dei Bitcoin.

Per cui i Governi utilizzando tutti i mezzi di “spionaggio finanziario” a loro disposizione possono arrivare a scoprire le identità delle persone, le transazioni ed i wallet.

Comunque sia chiaro che i Governi dovranno trovare il modo di superare qualche difficoltà.

 Per esempio non sarà possibile confiscare i Bitcoin perché la rete peer to peer non ha una organizzazione centralizzata per cui non si può procedere alla confisca.

Inoltre senza la chiave privata di accesso il sequestro sarebbe solo un atto simbolico.

Però il fatto che si stiano attrezzando per tracciare le negoziazioni Bitcoin è piuttosto inquietante.

Sapendo che, nel breve periodo si metterà in moto questo nuovo meccanismo di caccia fiscale ai Bitcoin, chi possiede Bitcoin fa bene a preoccuparsi di trovare un modo di mettersi al riparo.

A questo punto è d’obbligo chiarirsi bene le idee.

Se tu che mi leggi hai la fortuna di poter realizzare plusvalenze che possono rappresentare per te un cambio di vita, perché sono plusvalenze da 6 o 7 zeri, allora devi prendere delle decisioni molto importanti al fine di sfuggire alle tasse.

 

Prendere la residenza all’estero

In questi frangenti, essere residente in un altro paese, dove non applichino imposte sulla plusvalenza, o meglio ancora avere anche una seconda cittadinanza sarebbe di gran aiuto.

Come fare?

In caso di Residenza, ci sono molti paesi che la concedono, ma solo dopo aver soggiornato nei loro territori per periodi che vanno dai 3 anni in su.

Panama è uno dei pochi paesi al mondo che concede la residenza in una sola settimana ai cittadini di paesi amici, tra cui l’Italia.

Inoltre Panama non esige che si debba vivere per forza a Panama, si può vivere in un altro paese.

Quindi pensaci bene, perché andare a vivere in un altro paese è una decisione trascendentale e va presa responsabilmente.

Il costo per ottenere la residenza a Panama è di 1350 EUR e con societa e conto arriva a 4000. Credo sia l’investimento più redditizio al mondo.

Grazie a questa residenza otterrai uno “sconto fiscale” di migliaia o forse centinaia di migliaia di  . Dipende da quanto vale il tuo pacchetto di Bitcoin.

Come già saprai la imposizione fiscale a Panama su redditi generati all’estero è di zero per cento. Quindi fatti il conto e mi darai ragione.

Inoltre continua a leggere ed avrai modo di comparare il costo della residenza in altri paesi e ti renderai conto che ottenere una residenza per soli 2400  è un autentico regalo.

 

Prendere una seconda Cittadinanza

L’altra opzione è ottenere la cittadinanza in un paese che non partecipa al CRS e che abbia un sistema fiscale free tax.

Anche in questo caso ci vuole del tempo. Ci sono Paesi in cui, dopo aver vissuto alcuni anni come residenti nel paese, si può chiedere la cittadinanza.

A partire da 3 anni di residenza in su è possibile sollecitare la nazionalità ed il passaporto di molti paesi.

Però in questo momento non abbiamo a disposizione degli anni, solo abbiamo qualche mese prima che il CRS delle criptovalute diventi operativo.

Quindi visto il poco tempo che abbiamo a disposizione, conviene dirigere la nostra attenzione a quei paesi che offrono programmi di cittadinanza da investimento.

Se sei interessato ad analizzare dettagliatamente le condizioni ed i costi per ottenere un secondo passaporto, leggi questo Report molto completo sull’argomento.

Mediante questi programmi i soggetti interessati possono acquisire la cittadinanza ed il passaporto di un paese a cambio di fare un investimento economico nel paese stesso.

Per gli imprenditori o investitori a 6-7 cifre, questi programmi sono un ottimo piano B, che permette di minimizzare i rischi mediante diversificazione ed elevare la redditività degli investimenti grazie ai vantaggi fiscali.

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