Porto Rico, la destinazione di moda per gli investitori in criptovalute

Porto Rico, la destinazione di moda per gli investitori in criptovalute

Porto Rico è diventata una delle destinazioni più ambite per le aziende di criptovaluta negli Stati Uniti. Perché sta succedendo questo? Qui spieghiamo.

Porto Rico è un'isola che ha avuto poca fortuna negli ultimi tempi. La violenza degli uragani e la cattiva gestione hanno fatto cadere quel territorio in una profonda crisi economica. Però negli ultimi tempi, la cosiddetta "Isola dell'Incanto" è diventata un paradiso per gli investitori americani di criptovalute. Come capire questo?

La risposta a questa domanda si trova nella legge 60.  Questa legge stabilisce una politica amichevole che permette agli investitori di criptovalute non portoricani di pagare zero tasse sulle plusvalenze investite. La legge 60, come altre in vigore in quello "Stato Libero Associato", si propone di attirare investitori sull'isola.

Negli Stati Uniti, gli investitori arrivano a pagare fino al 37% sulle plusvalenze a breve termine e il 20% su quelle a lungo termine. Questo vale per le criptovalute detenute per più di un anno. Mentre invece, a Porto Rico non pagano nulla di tutto questo.

Porto Rico il paradiso delle criptovalute

La conseguenza è stata che ci sono sempre più aziende di criptovalute statunitensi a decidere di trasferirsi a Porto Rico. Tra quelli che hanno già fatto la mossa c'è il fondo cripto Pantera Capital. Nella lista ci sono anche DLTx e NFT.com. Un altro che ha aperto uffici a Porto Rico è il fondo di investimento Bitcoin e blockchain Redwood City Ventures.

Tuttavia, non tutti hanno visto come positivo il fatto che Porto Rico sia un paradiso per gli investitori in criptovalute. Per esempio, i portoricani non possono fare domanda per l'esenzione fiscale ai sensi della legge 60. La esenzione vale solo per gli americani del continente.

I locali pagano ancora il 15% di tasse sulle plusvalenze a lungo termine. Questa disparità in relazione ai nuovi investitori di criptovalute ha causato disagio tra una parte della popolazione.

Queste persone si sono riunite in un'organizzazione chiamata "Abolire la legge 60". Sono molto attivi sui social network digitali e mostrano, in ogni momento, il loro rifiuto delle esenzioni fiscali per gli investitori in criptovalute.

Inoltre, i ”Boricuas” non vedono risultati né sono stati informati sul fatto che le politiche fiscali amichevoli attuate dal governo stiano funzionando. Presumibilmente, l'idea dietro la legge 60 era di creare più posti di lavoro e attrarre più investimenti nell'economia locale. Tuttavia, questo non è successo finora.

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